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De Liguoro ricorda lo stilista Renato Balestra.

De Liguoro ricorda lo stilista Renato Balestra.

Un saluto commosso a Renato, che desideriamo ricordare per come lo abbiamo conosciuto e per le felici collaborazioni lavorative con il nostro brand. Desideriamo ricordare l’uomo di grande garbo, eleganza e educazione che ci ha insegnato tanto e desideriamo omaggiare la sua lunga storia professionale, che è motivo di grande orgoglio per tutti noi italiani.

Lo volgiamo ricordare per il suo instancabile lavoro, per il suo essere artista della Moda e per la decisa identità che ha saputo dare al proprio brand ed a qualsiasi sua creazione, e lo vogliamo ricordare per il suo essere profondamente legato al Made in Italy ed ai suoi must: la qualità e l’artigianalità. Perché il suo è stato un contributo al prestigio del Made in Italy del quale beneficia, e beneficerà in futuro, l’intera filiera della moda italiana e del Made in Italy in generale.

Vogliamo ricordare l’artista, che da giovane studiava pianoforte e si appassionava alla pittura e da grande realizzava tagli impeccabili, usava i tessuti ed i colori come pochi altri, e che nel tempo ha pure creato un colore, il “Blu Balestra”, e vogliamo ricordare Renato per la sua modestia nel raccontare di come fosse stato il caso a portare lui, uno studente di ingegneria, alla moda, e per come si scherniva sull’aver scoperto “solo in tv” di essere simpatico: “[…] uno come me, che a 11 anni leggeva Dostoevskij e suonava Beethoven al pianoforte [...]”.

Vogliamo omaggiare l’artista che ha prodotto un archivio, dichiarato nel 2019 dal Mibac “di interesse storico particolarmente importante”, di oltre 40.000 tra bozzetti e disegni, abiti e lavorazioni sartoriali, rassegne stampa e fotografie, realizzati e raccolti dalla metà degli anni Cinquanta fino ai giorni nostri.

E se è vero che l’inizio della carriera è dovuto ad un episodio fortunato per il quale un bozzetto di abito - disegnato per scommessa con alcuni amici - venne spedito a sua insaputa al Centro Italiano per la Moda di Milano per un concorso… il suo immenso successo è dovuto esclusivamente al genio puro, così come geniale fu l’intuizione di chi lo invitò immediatamente a collaborare per una collezione di alta moda che avrebbe sfilato a Firenze». La sua carriera inizio così, per caso, nel 1954… ma la sua ascesa fu più che rapida, e lo vide subito protagonista, prima all'interno degli atelier più rinomati della Città Eterna, le Sorelle Fontana e Schubert, e poi nel 1958, negli Stati Uniti, da Los Angeles a New York, per arrivare al cinema di Hollywood solo qualche anno dopo, e collaborare con tante star del cinema, Liz Taylor, Ava Gardner, Sophia Loren, Natalie Wood, Claudia Cardinale, Candice Bergen e molte altre. Una ascesa decisamente rapida, tantoché solamente 5 anni dopo aver iniziato, nel 1959, Renato inaugura il suo primo atelier in via Gregoriana 36 e già alla fine anni ’60 il suo brand era già distribuito in tutto il mondo e le sue creazioni venivano indossate da first lady, principesse e imperatrici.

“Con la scomparsa di Renato Balestra perdiamo un’eccellenza di stile, un decano dell’alta moda ed un simbolo del genio italiano nel mondo”.

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